Emozioni e motivazioni
Il primo ad aver formulato una teoria sulle funzioni delle emozioni è stato Charles Darwin. Per Darwin le emozioni migliorano l'adattamento di un organismo a un ambiente. Con le emozioni negative, un organismo riesce ad evitare il pericolo e con le emozioni positive, aumenta il suo benessere, la sua sicurezza e le possibilità di riprodursi. Le emozioni sono dei meccanismi per aumentare la probabilità di sopravvivenza e la probabilità di avere discendenti.
Tutti noi viviamo di uno stato continuo di emozioni. Alcuni bisogni primari sono costanti e universali. Altri sono più complessi. E una volta riconosciuti, dobbiamo soddisfarli. Si chiama motivazione, l'insieme di pensieri e progetti che creiamo per soddisfare i nostri bisogni. Emozioni, bisogni e motivazioni sono tutti strettamente legati. Le emozioni positive nascono quando le motivazioni e i bisogni sono stati soddisfatti. Il contrario invece con le emozioni negative.
Abraham Maslow ha elaborato un modello gerarchico che mette in relazione i tipi di motivazioni. Solo quando il livello più basso è stato soddisfatto, si passa a quello più alto. Alle volte però le motivazioni posso entrare in conflitto. Gli esseri umani tendono a non soddisfare prima i bisogni fisiologici perché sono a lungo termine.
L'emozione non è solo quello che si prova. Viene anche comunicata attraverso le espressioni. Per Darwin, comunicare attraverso le espressioni è anche importante per sopravvivere. Secondo lui, le emozioni e i movimenti, il loro legame, sono innati e universali. La cultura influenza, ma in modo secondario. Paul Ekman ha dimostrato che le espressioni sono universali conducendo degli studi con delle popolazioni che non erano mai state a contatto tra loro e ha confermato l'ipotesi di Darwin. Ci sono però delle emozioni che dipendono dalla cultura. Per esempio, l'oime in Giappone.
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